canta il tempo, le arti, le lotte
che guastano la pia illusione
di genti prese in trappola.
canta la libertà a loro
che vivono in caverne
e delle idee fanno ombre.
canta quella strana libertà
bel rapsodo con abbracci
e vestimi di parole nuove;
come su onde naviga la tua voce!
afferra l’ora, prendi tempo
(non è che illusione)
dilatando confini al ritorno.
con misura di speranza
scrivi la mia immagine
sulle tue parole, mio amico.
sono un’altra parte, di fronte
a te, tuo schermo e specchio.
puoi riflettermi nella tua immagine?
insegna i segreti di Crono
voce che scopre margini
eco rotta nella tempesta;
vibrante anni di luce
rinato alla deflagrazione
per selvaggi secoli bui.
eone che scorre, spazio
in fuga, altra dimensione
il luogo che sei diventato!
dove reazioni ti fondono
gli elementi si incontrano
in quieta apocalisse.
da sponda soave affiori
su leggero specchio
mite brezza del mare.